mercoledì 11 luglio 2012

PUBBLICAZIONE #3

Attualmente c'è talmente tanta penuria di novità musicali rilevanti che a confronto con l'oggi il 2007 ti pare quasi gli anni novanta, solo che nel 2007 c'erano internet, i blog, gli mp3 et tanta altra tecnologia a disposizione mentre negli anni novanta no (la musica dei novanta era comunque migliore, sia a livello indie che mainstream. E poi la parola indie aveva ancora un senso compiuto, e poi c'era la musica da autoscontri del Deejay Time. Io ascoltavo quella e non l'indie perché non c'era internet per scaricarlo).

Tanto per dire, non ho più tempo/voglia/volontà/Volonté (ovviamente nel senso di Luca Volonté dell'Udc, neuroparlamentare) di ascoltare la musica che esce ultimamente. Segue ora un pedante listone di scuse da addurre a mia parziale discolpa:

  • tutto è già stato detto e fatto, non si inventa più nulla;

  • la musica esce che è già vecchia, perché quando un disco viene immesso sul mercato in realtà gira già da due mesi in rete;

  • è tutto un fiorire di plagi più o meno nascosti, che vengono definiti “ispirazione” ma che per l'appunto sono plagi belli e buoni;

  • è tutta una risciacquatura di piatti – ammesso che il termine “risciacquatura “ di piatti esista nella lingua italiana (il correttore automatico di OpenOffice® non lo corregge, dunque probabilmente esiste sul serio);

  • anche negli anni novanta si rifacevano cose già fatte, ma almeno c'era più classe e non esisteva gente che in rete sbavava per cose già fatte e rifatte;

  • che ridere pensare a Madonna che negli anni novanta ha definito “fattorino delle pizze” Biagio Antonacci dopo che questi l'aveva accusata di avergli copiato un video;

  • che ridere Gian Maria Accusani dei Prozac + che ha bestemmiato in diretta tv durante un Mtv Day anni novanta.

Mi fermo qui anche se potrei andare avanti all'infinito, 'ché di scuse buone per occasioni del genere se ne possono trovare sempre ma non è questa la sede, non è questo il momento. Ora è tempo di essere autoreferenziali, perché se vuoi scrivere in rete ed essere credibile devi essere autoreferenziale (anche se ad essere credibile in rete non ci guadagni nulla, ammettiamolo – e chi pensa di essere un grande nella vita reale perché in rete è considerato un grande è in malafede oppure un illuso). L'ultimo disco che ho acquistato è stato Discovery in edizione superlusso – ma non quello dei Daft Punk, quello della E.L.O. uscito nel '79 - ed ogni volta che lo ascolto mi cresce un mullet che non ti dico. Programmi musicali in tv non ne seguo più (mai seguiti sul serio, a dire il vero) ma faccio volentieri un eccezione quando si tratta di guardare i video di Radio Capital Tv in loop oppure Cantando Ballando su Canale Italia (di recente ho visto Gianni Drudi che cantava una canzone su Cristo. Dal Fiki Fiki a Cristo in vent'anni circa, che sia un Born Again Cristian?) Una volta leggevo un sacco di riviste musicali mentre adesso compro riviste d'arredamento oppure Vanity Fair. Una volta andavo al cinema d'essai (si scrive cosi? Non so nemmeno più come si scriva) mentre oggi seguo Real Time ed in particolare Enzo Miccio, Alessandro Borghese ed Alessandra Marella. Una volta ero di sinistra, oggi non lo so e francamente me ne infischio. Una volta non ero umano, oggi sì. Esco a comprare le sigarette, forse non torno più.

1 commento:

  1. ascolto lemon tree in tuo onore (o narcotic scegli tu)
    quella-della-citazione-rubata

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